Come capire se il tuo cane ha le zecche, come rimuoverle e come prevenirle
Le zecche sono artropodi della classe degli Aracnidi, come ragni e scorpioni, e si nutrono di sangue. Ci sono circa 900 specie nel mondo, 36 delle quali in Italia: 5 generi di zecche dure e 2 di zecche molli.
In Italia, le zecche dure più comuni sono Ixodes ricinus (zecca dei boschi) e Rhipicephalus sanguineus (zecca del cane).
Questi parassiti vivono in aree con vegetazione erbosa e arbustiva. Ixodes ricinus preferisce climi freschi e umidi, mentre Rhipicephalus sanguineus preferisce climi caldi e asciutti.
Non possono volare o saltare; si aggrappano agli ospiti che aspettano pazientemente su cespugli, arbusti o fili d’erba, e si attaccano alla loro pelle mordendola con il rostro.
Il ciclo di vita delle zecche ha quattro fasi: uova, larva, ninfa e adulto. Larve e ninfe si nutrono di sangue per mutare, mentre le femmine adulte per far maturare le uova. L’accoppiamento avviene sull’ospite.
Dopo essersi accoppiata ed ingorgata di sangue, la femmina cade a terra, depone centinaia di uova e muore.
La zecca può essere infettante durante tutti gli stadi, ogni volta che effettua un pasto di sangue. Allo stesso modo, a ogni pasto di sangue può assumere i patogeni da trasmettere.
Le zecche possono avere un aspetto differente in base allo stadio di sviluppo e alla quantità di sangue o uova che contengono. Le caratteristiche principali sono:
• Dimensione: da 3 mm a 1 cm, con le femmine più grandi.
• Corpo: rotondeggiante, più o meno gonfio.
• Rostro frontale.
• Zampe: 4 coppie laterali sulla parte ventrale.
• Colore: variabile dal rosso-mattone al marrone scuro, grigiastro o bianco.
Per distinguerle da neoformazioni e capezzoli (ricorda che anche i cani maschi hanno i capezzoli!), sollevale leggermente e cerca le zampe!
Possono trasmettere diverse malattie pericolose sia per i cani che per l’uomo, rendendo fondamentale la prevenzione. Gli agenti patogeni trasmessi possono essere batterici, protozoari o virali. Le malattie più gravi e comuni includono l’erlichiosi, la borreliosi, la babesiosi, l’encefalite e la paralisi da zecca.
Se trovi una zecca sul cane, non entrare nel panico; il cane non è necessariamente infetto. Tre condizioni devono verificarsi per trasmettere una malattia: la zecca deve essere infetta, dev’essersi attaccata da almeno 24/48 ore e deve rigurgitare il sangue ingerito all’interno del torrente circolatorio del tuo animale. Rimuovi la zecca con attenzione, evitando di lasciare la testa nella pelle.
Indossa guanti e usa delle pinzette per afferrare la zecca. Con un movimento rotatorio, estraila completamente, assicurandoti di rimuovere anche l’apparato boccale. Non usare olio, sostanze irritanti e non cercare di bruciarla quand’è ancora attaccata, poiché queste azioni aumentano il rischio di rigurgito e infezione.
La primavera e l’estate sono i periodi più pericolosi per le zecche, ma i cambiamenti climatici hanno esteso questo periodo.
Per proteggere i tuoi cani, controllali attentamente dopo passeggiate nei boschi, soprattutto se hanno il pelo chiaro.
Guarda bene testa, orecchie, spazi interdigitali, ascelle, muso e parti ventrali. Controlla anche i tuoi vestiti al rientro per evitare di portare le zecche in casa.
Usa antiparassitari specifici come spray, collari e compresse.
Contattami per avere altri consigli e per trovare la soluzione più adatta alle esigenze del tuo amico a 4 zampe.
Dott.ssa Priscilla Schipa
Medico Veterinario
Ordine dei Medici Veterinari di Lecce N.519
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